Sezione dedicata a progetti di varia natura, nati per lo più da collaborazioni e da operazioni artistiche contestuali.
A section dedicated to projects of various nature, mostly created from various collaborations and contextual artistic operation.
A section dedicated to projects of various nature, mostly created from various collaborations and contextual artistic operation.
The wasps' nest
Installazione
Vespa del crabro imbalsamata sotto bicchiere di vetro e installazione audio
Andrea Penzo, Cristina Fiore e Aldo Aliprandi
2012
Vespa del crabro imbalsamata sotto bicchiere di vetro e installazione audio
Andrea Penzo, Cristina Fiore e Aldo Aliprandi
2012
Il lavoro nasce dalla traduzione sonora e visiva di una serie di incontri dell'autunno 2011, denominati “il vespaio”. In tale contesto artisti, curatori e galleristi venivano invitati ad affrontare tematiche relative al mondo dell'arte e del mercato.
Nel maggio del 2012 gli artisti Andrea Penzo, Cristina Fiore e Aldo Aliprandi rielaborano in modo multisensoriale l'esperienza. La traccia audio nasce dalla sovrapposizione e dalla manipolazione delle registrazioni ottenute dagli incontri. La vespa, coperta da un bicchiere, rimanda alla condizione dell'artista in un momento in cui il suo sfruttamento da parte del mercato, della manipolazione curatoriale e del miraggio istituzionale ha raggiunto un grado di evidenza così forte.
The work originates from the sound and visual translation of a series of meetings during autumn 2011, called "il vespaio" (the wasps' nest). In such context artists, curators and gallerists were invited to deal with issues concerning the art and market world.
In May 2012 artists Andrea Penzo, Cristina Fiore and Aldo Aliprandi reprocessed the experience in a multisensorial way. The soundtrack originates from a superimposition and manipulation of the recordings from the meetings. The wasp, convered by a glass, reflects the artist's condition in a moment in which his exploitation done by the market, by the curatorial manipulation and institutional mirage, has reached such a strong level of evidence.
Nel maggio del 2012 gli artisti Andrea Penzo, Cristina Fiore e Aldo Aliprandi rielaborano in modo multisensoriale l'esperienza. La traccia audio nasce dalla sovrapposizione e dalla manipolazione delle registrazioni ottenute dagli incontri. La vespa, coperta da un bicchiere, rimanda alla condizione dell'artista in un momento in cui il suo sfruttamento da parte del mercato, della manipolazione curatoriale e del miraggio istituzionale ha raggiunto un grado di evidenza così forte.
The work originates from the sound and visual translation of a series of meetings during autumn 2011, called "il vespaio" (the wasps' nest). In such context artists, curators and gallerists were invited to deal with issues concerning the art and market world.
In May 2012 artists Andrea Penzo, Cristina Fiore and Aldo Aliprandi reprocessed the experience in a multisensorial way. The soundtrack originates from a superimposition and manipulation of the recordings from the meetings. The wasp, convered by a glass, reflects the artist's condition in a moment in which his exploitation done by the market, by the curatorial manipulation and institutional mirage, has reached such a strong level of evidence.
GentryPerformance
Video della performance 4'06'' Documentazione fotografica - Serie privata 2011 |
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Gli artisti vengono invitati dalla curatrice Chiara Casarin a tenere un workshop allo IED Venezia per il corso di Storia dell'Arte Contemporanea. La scelta è quella di lavorare insieme agli studenti sul tema della gentrificazione, soggetto stabilito dagli artisti per partecipare al festival "24 studen Neukolln" del settembre 2011, su invito di Miriam Wuttke.
Il lavoro consiste nella pulitura del pavimento della galleria in cui si tiene la mostra, nel momento dell'opening. L'azione pone una domanda sul ruolo sociale degli artisti, spesso chiamati a rivalutare quartieri degradati, che verranno poi trasformati in centri di interesse culturale ed economico, da cui gli stessi artisti saranno costretti ad allontanarsi.
La prova aperta della performance doveva avere luogo a Mestre/Venezia, in occasione dell'evento Costellazioni curato da Riccardo Caldura. L'azione non verrà mai eseguita a causa di un incendio scoppiato l'ora prima del suo svolgersi.
Hanno partecipato all'ideazione della performance gli studenti dello IED: Federico Cocheo, Diego Dal Bon, Nicolò De Biasio, Alessandro Facchin, Lucia Ferraro, Chiara Palazzolo, Elena Scalia, Eleonora Turchi Sassi.
Performer a Berlino: Valentina Calzavara, Cristina Fiore, Barbara Fragogna, Andrea Penzo, Matteo Vettorello, Lorena Vivent.
Documentazione video e fotografica: Cristina Gori e Alessandro Cardinale.
The artists are invited by the curator Chiara Casarin to have a workshop at the Venice IED within the Contemporary Art History course. The choice is to work together with the students on the theme of gentrification, the subject chosen by the artists in order to take part to the “24 stunden Neukolln” festival of September 2011, at the invitation of Miriam Wuttke.
The work consists of cleaning the floor of the gallery where the exhibition is held, during the opening. The action poses the question on the artists’ social role, often asked to renovate degraded neighbourhoods, that will then be turned into centres of cultural and economic interest, from where the same artists will be forced to leave.
The open rehearsal of the performance should have taken place in Mestre/Venice, during the event Costellazioni cured by Riccardo Caldura. The action however never happened as a result of a fire breaking out one hour before the performance.
The following IED students took part in the designing of the performance: Federico Cocheo, Diego Dal Bon, Nicolò De Biasio, Alessandro Facchin, Lucia Ferraro, Chiara Palazzolo, Elena Scalia, Eleonora Turchi Sassi.
Performer in Berlin: Valentina Calzavara, Cristina Fiore, Barbara Fragogna, Andrea Penzo, Matteo Vettorello, Lorena Vivent.
Video and photographic documentation: Cristina Gori and Alessandro Cardinale.
Il lavoro consiste nella pulitura del pavimento della galleria in cui si tiene la mostra, nel momento dell'opening. L'azione pone una domanda sul ruolo sociale degli artisti, spesso chiamati a rivalutare quartieri degradati, che verranno poi trasformati in centri di interesse culturale ed economico, da cui gli stessi artisti saranno costretti ad allontanarsi.
La prova aperta della performance doveva avere luogo a Mestre/Venezia, in occasione dell'evento Costellazioni curato da Riccardo Caldura. L'azione non verrà mai eseguita a causa di un incendio scoppiato l'ora prima del suo svolgersi.
Hanno partecipato all'ideazione della performance gli studenti dello IED: Federico Cocheo, Diego Dal Bon, Nicolò De Biasio, Alessandro Facchin, Lucia Ferraro, Chiara Palazzolo, Elena Scalia, Eleonora Turchi Sassi.
Performer a Berlino: Valentina Calzavara, Cristina Fiore, Barbara Fragogna, Andrea Penzo, Matteo Vettorello, Lorena Vivent.
Documentazione video e fotografica: Cristina Gori e Alessandro Cardinale.
The artists are invited by the curator Chiara Casarin to have a workshop at the Venice IED within the Contemporary Art History course. The choice is to work together with the students on the theme of gentrification, the subject chosen by the artists in order to take part to the “24 stunden Neukolln” festival of September 2011, at the invitation of Miriam Wuttke.
The work consists of cleaning the floor of the gallery where the exhibition is held, during the opening. The action poses the question on the artists’ social role, often asked to renovate degraded neighbourhoods, that will then be turned into centres of cultural and economic interest, from where the same artists will be forced to leave.
The open rehearsal of the performance should have taken place in Mestre/Venice, during the event Costellazioni cured by Riccardo Caldura. The action however never happened as a result of a fire breaking out one hour before the performance.
The following IED students took part in the designing of the performance: Federico Cocheo, Diego Dal Bon, Nicolò De Biasio, Alessandro Facchin, Lucia Ferraro, Chiara Palazzolo, Elena Scalia, Eleonora Turchi Sassi.
Performer in Berlin: Valentina Calzavara, Cristina Fiore, Barbara Fragogna, Andrea Penzo, Matteo Vettorello, Lorena Vivent.
Video and photographic documentation: Cristina Gori and Alessandro Cardinale.
Ex_PoEx_Po è un progetto di installazione da realizzare all'interno della polveriera austriaca di Forte Marghera, Mestre-Venezia. Il progetto è entrato a far parte della tesi di laurea della studentessa Valentina Bonato per la facoltà Iuav di Venezia, come esempio di collaborazione tra progetto di restauro e potenzialità artistico/espositiva dello spazio.
Il concept da cui si è partiti è legato alla natura intrinseca del luogo, nato come fortezza militare e poi risemantizzato. Gli artisti hanno immaginato di riempire di frammenti di vetro grezzo l'interno dell'edificio usato originariamente per contenere polvere da sparo, in modo da impedire l'ingresso al pubblico, che si troverebbe quindi costretto ad osservare in una posizione imposta la prospettiva del lungo tunnel in mattoni. Sul fondo dello spazio, illuminate da un faretto a pioggia, un paio di scarpette rosse. Sulle finestre esterne della polveriera, si sarebbero posizionati degli schermi video su cui far apparire le scarpette, anticipate da un rumore di passi leggermente fuori sincrono. La ronda scherzosa ed erotica fa riferimento al desiderio di veder crescere sempre di più la distanza tra le ragioni che hanno portato alla costruzione di questo spazio, e la sua possibile futura natura. Ex_Po is an installation project to be actualised inside the Austrian arsenal Forte Marghera, in Mestre-Venice. The project became part of the graduation thesis of Valentina Bonato from the IUAV University of Venice, as an example of collaboration between a renovation project and the artistic/exhibitional potential of the space. The starting concept is linked to the intrinsic nature of the place, created as a military fort and later given a new purpose. The artists have imagined to fill the building’s interior, originally used for gunpowder, with fragments of unworked glass, by doing so the audience is denied the entrace and has to observe the perspective of a long brick tunnel from an imposed position. On the background, lit up by a spotlight, a pair of red shoes. On the arsenal’s exterior windows, screens would be placed to show the shoes, anticipated by the slightly unsynchronised sound of steps. The erotic and mock patrol refers to the desire to see growing the distance between the reason why this building had been built, and its possible future nature. |
Progetto di installazione
Rendering in 3D di Andrea Giordani 2010 |
Ideal CityCon questo progetto gli artisti fanno il primo passo nel mondo della curatela, attivando un'operazione di scambio. Attraverso un incontro diretto con la gente in piazza, una call sul web e articoli sui giornali locali, Andrea Penzo e Cristina Fiore offrono un loro lavoro in cambio di un'opera realizzata dai partecipanti al progetto, sul tema della città ideale. In questo modo vengono raccolte più di settanta opere di artisti noti e non. Aderiscono all'iniziativa, tra gli altri, Nicolas Clauss con un video interattivo, l'urbanista Cristina Renzoni, con i solchi lasciati dal mouse sul desktop del computer mentre lavora sulla città di Mestre, Carlo Vinti, storico della grafica e Fabio Vanin, urbanista, con un montaggio fotografico su Venezia.
La mostra ha occupato i mille metri quadri del Capannone 36 di Forte Marghera. Il progetto è stato il primo di una serie finalizzata alla riqualificazione dell'area dell'ex forte militare. With this project the artists have made their own step into the curatorship world, activating an exchange operation. Through a direct meeting with the people in a square, a web call and various articles on local newspapers, Penzo and Fiore offered one of their pieces exchanging it with a piece created by the participants ti this project, on the theme of the ideal city. By doing this they were able to gather more than seventy works by known and unknown artists. Some of the ones who joined the initiative are, among the others, Nicolas Clauss with interactive video, the urbanist Cristina Renzoni, with furrows left by her mouse on the computer desktop while she was working on the city of Mestre, Carlo Vinti, graphic historian and Fabio Vanin, urbanist, with a photographic editing about Venice. The exhibitio occupied a thousand square metres in the Capannone 36 af Forte Marghera. The project had been the first one in a series aimed at the redevelopment of the military fort area. Dettaglio della mostra
Capannone 36 - Forte Marghera Venezia Mestre 2010 |
Nicola Clauss
Alltogheter Frame del video interattivo 2010 Cristina Renzoni
Mestre di martedì Mouse - mousepath.jar - stampa su carta 2010 Fabio Vanin e Carlo Vinti
Collage Ve Intervento su foto digitale 2010 |