Di persone che sanno scrivere ce ne sono tante, ma di persone che riescono a entrare nella materia incandescente della vita, no. C'è un parlare di sentimenti che non ha nulla a che fare con il sentimentalismo. Per i sentimenti ci vuole forza, per il sentimentalismo un'accozzaglia di debolezze che costruiscono guai. Qui troviamo il necessario, né più né nemo, senza predersi in giro da soli, senza mentire a se stessi.
Prima di scegliere proprio questo racconto sono partita da una selezione di tre. In tutti e tre, mi ero accorta con simpatico stupore, le macchine scivolano, è questo il verbo preposto alle macchine. I racconti appartengono tutti ad un periodo precedente al trasferimento di Penzo da Venezia al continente, e in quel periodo pre-automobilistico le auto scivolavano. Le auto scivolavano insieme ai pensieri sempre in cerca di forme e vibrazioni.
L'incedere della narrazione è incalzante. Non ci sono sconti, c'è un arrivare dritti al punto, sfruttando un linguaggio formulare che sa di mito, una brutalità linguistica che accentua la credibilità dei personaggi, un dialogo interiore che tiene il passo dei suoi pensieri.
Trapela il presente dalle sue righe, la tensione temporale spasmodica che vuole far vivere al lettore un presente. E in quel presente ci si sente risucchiati, come nel rewind della nota soffocata di una conchiglia di mare.
Prima di scegliere proprio questo racconto sono partita da una selezione di tre. In tutti e tre, mi ero accorta con simpatico stupore, le macchine scivolano, è questo il verbo preposto alle macchine. I racconti appartengono tutti ad un periodo precedente al trasferimento di Penzo da Venezia al continente, e in quel periodo pre-automobilistico le auto scivolavano. Le auto scivolavano insieme ai pensieri sempre in cerca di forme e vibrazioni.
L'incedere della narrazione è incalzante. Non ci sono sconti, c'è un arrivare dritti al punto, sfruttando un linguaggio formulare che sa di mito, una brutalità linguistica che accentua la credibilità dei personaggi, un dialogo interiore che tiene il passo dei suoi pensieri.
Trapela il presente dalle sue righe, la tensione temporale spasmodica che vuole far vivere al lettore un presente. E in quel presente ci si sente risucchiati, come nel rewind della nota soffocata di una conchiglia di mare.